Il Regno Unito punta a migliorare l’efficienza energetica della sua industria

Nel Regno Unito, un quarto delle emissioni di gas ad effetto serra sono prodotte da siti industriali (1). Da soli, otto settori d’attività costituiscono circa i due terzi delle emissioni di carbonio generati dall’industria (2). Non solo il settore chimico, l’agroalimentare e la raffinazione del petrolio, ma anche la produzione di cemento, ceramica, ferro, acciaio, vetro e la pasta di cellulosa. Per ridurre queste emissioni, il governo britannico ha votato un piano d’azione a favore dell’efficienza energetica delle imprese, in particolare dell’industria. Quali sono le sfide? E come affrontarle?

 

L’impegno dei poteri pubblici britannici a favore dell’efficienza energetica nell’industria

 

Per aiutare le imprese a ridurre le emissioni di carbonio, il governo britannico ha votato un piano di investimenti da 345 milioni di euro a favore dell’efficienza energetica. Questo programma permetterà alle imprese di risparmiare 1 miliardo di euro di energia all’anno entro il 2030, migliorando l’efficienza energetica degli edifici commerciali. Inoltre, si impegna a decarbonizzare l’industria pesante per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2050.

Fonti : 1 e 2 « Heavy industry to cut 2 million tonnes of carbon emissions with new tech », Comunicato stampa del governo britannico [consultato il 30 ottobre 2020].

A tal fine, l’IETF (Industrial Energy Transformation Fund) aiuterà le imprese ad alto consumo di energia ad accrescere la loro efficienza energetica per diminuire i consumi energetici. L'obiettivo? Ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GES) di 2 milioni di tonnellate tra il 2028 e il 2032 – l’equivalente di 200.000 veicoli in meno all’anno sulle strade inglesi.

 

Le ambizioni dell’IETF, in concreto

Le imprese ad alto impiego di energia dovranno attuare dei progetti di efficientamento energetico in grado di osservare un rigido disciplinare:

  • stimare il consumo energetico prima e dopo l’attuazione del piano d’azione (con la quantità di kWh risparmiati);
  • implementare risparmi energetici sul processo industriale;
  • dimostrare l’efficienza della tecnologia impiegata per effettuare dei risparmi energetici (test, dimostrazioni e risultati);
  • rispettare standard e norme predefinite (fattore di rendimento stagionale, ISO 50001, ecc.).

 

Per ottenere prestazioni ancora migliori, l’IETF incoraggia a rinnovare le apparecchiature. Tuttavia, per pianificare correttamente il rinnovo degli strumenti, occorre conoscere già a priori gli impatti delle apparecchiature e dei processi esistenti. Il primo passo è digitalizzare la struttura. Raccogliere, aggregare e monitorare i dati permette di avere maggiori informazioni, al fine di procedere verso uno stabilimento più trasparente e quindi di gestire meglio i consumi.

 

Le soluzioni digitali per rispondere a questi obiettivi ambiziosi

Digitalizzare l’industria passo dopo passo

Decarbonizzare l’industria è un progetto di grande portata che richiede l'implementazione di varie azioni. Ma, per essere certi che l’iniziativa vada a buon fine, occorre tenere conto di un parametro chiave: la realtà economica. Per le imprese, è un punto fondamentale, al fine di ridurre i consumi mantenendo al contempo la qualità e il volume della produzione.

Oggi, qualsiasi stabilimento industriale è un generatore di dati, ma la loro maturità digitale è diversificata. Tuttavia, un monitoraggio di base con pochi dati analizzati, ma che poggia su indicatori ben selezionati offre già dei vantaggi.

Per i siti più evoluti, l’esecuzione di un monitoraggio avanzato permette di procedere lungo il percorso che porta alla riduzione dei consumi energetici. Per conoscere bene lo stabilimento e garantire quindi la corretta gestione dell’energia, sono fondamentali sia la digitalizzazione che l’individuazione dei giusti KPI.

Bisogno di concretezza? Nell’info grafica scopri gli usi e il ruolo del digitale nella gestione dell’energia.

 

Monitorare e ottimizzare i consumi

L’energia dà il polso dell’industria. Sviluppare una strategia di efficienza energetica rappresenta dunque una sfida notevole. Per ridurre i costi energetici e l’impronta di carbonio del settore industriale , una delle soluzioni più efficaci è l’adozione di strumenti digitali capaci di monitorare i propri consumi energetici in tempo reale per poi ottimizzarli.

Il monitoraggio dei corretti indicatori, il rispetto delle norme, la gestione dei processi industriali tramite i KPI e la stima dei consumi energetici sono supportati dagli strumenti digitali. Così questi mezzi operativi aiutano le imprese a seguire il disciplinare dell’IETF al fine di ottimizzare le prestazioni energetiche e quindi a rispondere agli obiettivi fissati dal Regno Unito.

 

Il piano di investimenti da 345 milioni di euro presentato dal governo nel Regno Unito ha lo scopo di ridurre le emissioni di GES di 2 milioni di tonnellate dal 2018 al 2032. Molte imprese hanno potuto usufruire di questa opportunità e impegnarsi per una gestione innovativa dell’energia, che coinvolge tutto il personale. Nel percorso dell’ottimizzazione delle prestazioni energetiche, le soluzioni digitali danno prova della loro efficacia. E voi, come gestite i vostri consumi energetici? Siete pronti a raccogliere la sfida per raggiungere l’obiettivo emissioni zero nel 2050?